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Career  ·  Marketing  ·  Targeting

Raggiungere l’obiettivo, ovvero l’arte della pazienza.

By Maria Luisa Gallo  Published On 29/06/2022

Io ho eletto Macavity come nuovo guru del marketing, ho la prova provata che i suoi obiettivi li raggiunge sempre.

Da alcuni mesi c’è un gatto rosso e bianco che si aggira tra casa e giardino, ho deciso di chiamarlo Macavity, Mac per gli amici.

Ebbene si, amo Cats, il musical!

È un gatto intero quindi con tutte le caratteristiche di un felino pronto alla caccia e alla baruffa e il nostro MicioRosso di casa ne porta i segni, ma credo che ne lasci anche molti considerato come ogni tanto ritorna all’ovile.
I ciuffi di pelo in cortile e sul balcone testimoniano le lotte che ci svegliano nella notte con miagolii sordi, sibili e ringhi feroci e ogni volta mi chiedo come possa un animale così normalmente tranquillo e coccolone diventare una belva di una ferocia inaudita.

La risposta in fondo è semplice: l’obiettivo da raggiungere.

Nel caso di questo gatto girovago, un vero jellicle cat, il fine ultimo è il cibo.
Ha affinato la sua tattica: di notte dorme o sui divani o sulle poltrone del terrazzo, al riparo, al mattino si posiziona nell’angolo del terrazzo dal quale tiene d’occhio la porta della cucina.
Fa caldo quindi ho l’abitudine di aprirla appena sveglia, mi piace prendere il caffè con il primo fresco.
Veramente il caffè mi piace a qualsiasi ora, ma questa è un’altra storia.

Il cibo dei miei gatti è posizionato sul pavimento, a lato della porta, mentre l’acqua è in alto, vicino al lavello – i gatti hanno abitudini alimentari diverse rispetto ai cani – e mentre il fresco lo somministro con parsimonia in estate, la ciotola delle crocche è sempre piena.
Lui resta in attesa, accucciato con le orecchie dritte, avanzando di qualche centimetro poco per volta, in direzione della porta aperta.
A volte mi metto a guardarlo da una finestra, quando la visuale lo consente, per ammirare la sua pazienza e determinazione e se qualcosa lo disturba si allontana rapidamente per poi riprendere poco dopo la posizione.
Ho già fatto diversi esperimenti ma è sufficiente una telefonata o una call che mi riportano alla scrivania e al mio ritorno la ciotola è vuota, senza che abbia sentito anche solo un lieve rumore.

Che dire?

Quando approcciamo i nostri obiettivi siamo capaci di essere così tenaci e perseveranti?
Cambiamo strategia quando ci accorgiamo che quella adottata non funziona? Ci lasciamo spaventare ai primi insuccessi o affrontiamo il problema modificando l’approccio?
Io lo seguo con attenzione, anche se non ha alcun profilo social e
se volete vi posso prestare Macavity per un po’, prima però dovrete essere bravi a prenderlo!


gattoobiettivistrategia

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